venerdì 25 gennaio 2008

Second Life. Una gabbia di matti ?


"Ho girato e rigirato, senza sapere dove andare ..."



Così Baglioni, nel '78, cantava il dolore e la solitudine di un abbandono.

Anche noi abbiamo girato e rigirato, senza sapere dove andare, per alcune settimane, nel "mondo" (tra virgolette e senza alcun aggettivo. Di proposito.) di Second Life.

Il sentimento, però, era diverso. Più simile, forse, a quello di Gulliver nei suoi viaggi fantastici: alla ricerca di qualcosa di non ben definito, della risposta a domande esistenziali tipo: "ma perché ci sono 45.000 persone collegate in questo momento?", e "quasi 5 milioni di residents?", "cosa cercano? soldi? libertà? sogni da realizzare?", "dove vogliono andare?", "ma hanno provato a guardare fuori dalla finestra invece che sul monitor?".

Eh, sì! venendo in ufficio, in questi giorni, tutto ci è sembrato più bello! Sarà forse per le meravigliose giornate primaverili, ma i prati, gli alberi rigogliosi, verdi, marroni (sì, ci sono anche gli alberi con le foglie rosso-ruggine) ci sono sembrati mille volte (un miliardo di volte!) più belli di quelli, pur opera pregevole di simulazione 3D, di Second Life.

A dire il vero il motivo per cui stiamo curiosando in Second Life (SL per gli amici) è di tipo professionale. Leggiamo sulle riviste bene informate che Gabetti ci si è buttata con impegno, Beppe Grillo nel suo spettacolo al Palalottomatica di Roma ha fatto vedere il suo Avatar (così si chiama il "duplex" che i residents di SL si creano per vivere questa doppia vita) ai piedi di un vulcano eruttante, IBM ci ha realizzato un immenso Executive Center. SUN microsystems c'è (elegante presenza), Toyota pure. Un architetto italiano di grido si vanta in un'intervista dei complimenti (internazionali!) che ha ricevuto per le sue realizzazioni ... virtuali in un mondo virtuale.

Vuoi vedere, ci siamo detti, che stiamo perdendo il treno? Noi - ingegneri - che del marketing abbiamo fatto la nostra professione, ci stiamo lasciando sfuggire l'opportunità di fare qualcosa di nuovo, esaltante, che rivoluzionerà il nostro lavoro nei prossimi anni?

Il dubbio, dopo due settimane di "giri e rigiri", c'è ancora. Però sta prendendo forma, giorno dopo giorno, la consapevolezza che FORSE non stiamo perdendo granché ... almeno nel breve periodo.

Lo "strumento" (ma sì! riportiamo questa "gabbia di matti" alla sua dimensione reale di "strumento per fare qualcosa") è ancora molto rozzo e poco performante: basta che ci siano una decina (o anche solo quattro o cinque) di Avatar nello stesso spazio che tutto diventa lento, a scatti e non definito, i crash sono frequenti(ssimi), i comportamenti anomali altrettanto, i formati gestiti (di immagini, video, ecc.) ancora troppo pochi. Streaming video di qualità non ne abbiamo ancora visti.
Insomma: rispetto al semplice Web le limitazioni sono troppe e troppo profonde.

Però sappiamo che la tecnologia "corre" e che quello che oggi non si può fare che a fatica ... domani sarà pane di tutti i giorni! ... quindi ... questo argomento, da solo, non basta a "liquidare" SL.

Una cosa che colpisce, girando e rigirando, è lo "spirito" degli Avatar che si incontrano. Molti sono proprio come noi: girano senza meta, cercando di capire quali vantaggi si possono trarre dal vivere quella seconda vita ... invece della prima!
"Come si fanno soldi da queste parti?" mi ha chiesto più di uno, incontrato per caso.
Proprio a noi!? proprio a noi lo chiedi? Sono due settimane che cerchiamo di capirlo!

Poi ti accorgi che invece ci sono altri che un "motivo" per vivere la seconda vita l'hanno trovato: quelli che vorrebbero sempre vivere mascherati perché non sono soddisfatti della loro prima vita o quelli che, maschietti, volevano nascere donna (o viceversa) ... sono riusciti a farlo in SL con grande facilità.

Anche quelli che volevano esprimere la loro creatività nel mondo della moda e dell'abbigliamento (a giudicare dalla pubblicità che trovi in giro, devono essere una legione!) hanno trovato la strada per creare modelli originali (virtuali) e venderli (incredibile! ci deve essere anche un sacco di gente che li compra!).

Lo stesso vale per i patiti delle realizzazioni (sempre virtuali) 3D: case, automobili, elicotteri, barche a vela e aeroplani (tutto rigorosamente "virtuale" si costruiscono (e vendono, immagino) in grande quantità.

Alcune "isole" sono delle realizzazioni fantastiche (nel senso di prodotto della fantasia) di incredibile fascino. Quando lo spirito artistico c'è, anche un mezzo come Second Life permette di esprimerlo.

Si narra poi che una certa signorina giapponese, in poco più di un anno, sia diventata milionaria in dollari comprando terreni (virtuali, ma con soldi veri), costruendoci sopra piacevoli costruzioni (solo virtuali stavolta) e rivendendo (o affittando) il tutto per Dollari assolutamente veri.

A sentire queste cose ... la voglia di "speculare" non possiamo nascondere che sia affiorata nel nostro animo.

Pare che il giro di affari (in Dollari veri, stavolta) su SL cresca a ritmi vertiginosi ed abbia già raggiunto cifre ragguardevoli (600.000 Dollari di prodotto interno lordo nel 2006?).
Ma, dopo Enron, Cirio, Parmalat e così via ... tutto quello che è di carta e non di mattoni suscita ormai la nostra diffidenza! Figuriamoci quello che non è "neppure di carta" ma di "bit"!

Si ha poi spesso la sensazione che, anche su SL, per fare soldi "facili" la strada (virtuale) sia quella che conosciamo! Gioco d'azzardo (con Dollari reali e senza alcuna garanzia che i tavoli da gioco non siano truccati), pornografia e (abbiamo raccolto "confessioni sconsolate" di giovani avatar femmina - almeno così sembrava - alla ricerca di onesti guadagni) prostituzione (virtuale! virtuale!). Dimenticavo: metteteci anche un bel pizzico di imbonitori para-religiosi, para-gnosti, para-sensitivi, para-normali, para...fate-voi!

Si dice che l'FBI abbia sguinzagliato Agenti-Avatar su SL per stroncare il crimine!
... Nihil novi ...

Secondo Philip Rosedale, creatore di Second Life, "è l’economia del gioco la rivoluzione che sta attirando numerose aziende".
Siamo sicuri che non sia invece "il gioco dell'economia" ad attirare gli operatori?

Neanche l'argomento economico, da solo, basta quindi - per noi almeno - a "promuovere" SL.

Anche i numeri lasciano qualche perplessità: 4 milioni e mezzo di residenti. Che vuol dire? Che il fenomeno, come tutte le "mode" suscita tanta curiosità. Ma poi? 1,7 milioni di residenti che si sono avventurati nella "seconda vita" negli ultimi 2 mesi non sono, poi tanti (in proporzione)! Si vede che il numero dei "delusi", per i motivi più vari e rispettabili, è alto! Il perché andrebbe analizzato meglio. Ma non da un ingegnere ... da uno psicologo!

Eccola! questa è la sola, vera, conclusione cui siamo riusciti ad arrivare finora! Il "fenomeno SL" non lo deve analizzare un ingegnere-informatico. E' roba da PSICHIATRI!

"Dura minga. Non può durare!" Dicevano Calindri e Volpi in un, ahimé antico, Carosello. ... ma non ne hanno mai azzeccata una! Quando le cose sono messe così ... ci possiamo ancora aspettare di tutto!

... E se, come preconizzava Matrix (il film), domani la tecnologia ci facesse vivere SOLO quella seconda vita? e la prima fosse solo appannaggio di una classe dominante.

Bah! roba da psicologi e psichiatri, ve lo dicevamo!

P.S. Volete sapere chi C'E', tra gli altri, su Second Life? Ecco qua!

(dalla Newsletter CBT "nonsolobytes" N 12 - maggio 2007)


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