domenica 30 maggio 2010

Ritorniamo al futuro o ci stiamo proiettando ... nel passato?

Ma che, niente niente, stiamo tornando ad una elaborazione "centrale" e lasciamo solo la "presentazione" sul PC?!?

La storia, dagli anni '80, ci mostra cicli rapidi e cicli lenti. Guardiamoci dentro ... sulla spinta di Google, del Cloud Computing e del ... telefonino!

Quando si studia fisica, si impara che un satellite non cade sul pianeta o non sfugge ad esso quando due forze, una centripeta (la forza di gravità) e una centrifuga, si equivalgono.

In politica le spinte "centriste" e quelle "federaliste" (o autonomiste o secessioniste) combattono continuamente aspre battaglie trovando un equilibrio, sempre instabile, risultato di un compromesso tra le "economie di scala" e le necessità nazionali, caratteristiche delle prime, e la snellezza e maggiore efficacia delle seconde.

E nel fantasmagorico mondo dell'IT cosa accade?
Esattamente la stessa cosa. Proviamo a vederne la storia usando uno speciale paio di occhiali: lenti con filtro passa-basso, che consentono di vedere solo le cose gigantesche e le evoluzioni lente ma di lunga durata...

Dagli anni '80 (nasceva il PC, ricordate?) si sono sviluppate forze "rivoluzionarie" che chiedevano l'emancipazione (he-he!) dei giovani Personal Computer e delle loro (rapidamente crescenti) applicazioni, dall'impero "reazionario e conservatore" dei mainframe (IBM, soprattutto).

La lotta è stata dura e, sotto gli occhi di tutti, ci ha portato a quell'instabile equilibrio attuale che vede i mainframe e le grandi server farm, certamente molto ridotti rispetto allo strapotere dei primi anni '80, ma ancora saldamente insediati in posizioni in cui enormi quantità di petabytes richiedono potenze elaborative di teraflops (già petaflops? pensiamo proprio di sì!).

Altri imperi si sono affermati. Uno in particolare: Microsoft. Un nuovo importante monopolio (e non provate a dire di no!) che, in cambio di tante grane in meno per essere "cablati" in rete e scambiarci di tutto, ci spinge ad utilizzare il suo sistema operativo e la sua "suite" di prodotti per ufficio (le cose minori, con i nostri occhiali speciali, non le vediamo).
Una specie di impero napoleonico cresciuto e sviluppatosi dopo la presa della Bastiglia IBM (Ricordate la lotta fra IBM OS2 e MS Windows '95? Potenza del marketing! OS2 era moooolto meglio ma non ebbe chances contro il marketing di Redmond!).

La conquista di quella fortezza ha consentito a Microsoft di insediarsi in tutti i PC e dominare ... il federalismo informatico.
Ma sì! il "potere centrale" poteva permettersi di lasciarlo a IBM (... anche perché, lo sapete bene anche voi, non ce l'avrebbe mai fatta a vincere quella guerra. Qualche piccolo tentativo c'è stato, ma non val neanche la pena di parlarne).

Intanto si sviluppa Internet e, voi ci insegnate, quando nasce qualcosa di nuovo (... e il mercato tira, certo!) sono in molti a buttarcisi a capofitto cercando affermazione ... finché la concorrenza lo consente.
Da questo ribollir d'idee, come in un enorme fuoco d'artificio, schizzano in alto nuovi protagonisti e fanno il loro bell'ombrello di scintille colorate. Alcuni si spengono in fretta, altri restano a dominare piccole nicchie, ... qualcuno diventa un gigante: Google ne è il massimo esempio.

Cosa porta con sé Internet?
  • Una quantità impressionante di informazioni, prima relegate nelle banche dati degli owners e riservate a ristrette cerchie di utenti, viene messa a disposizione di tutti. E' l'era, giurassica, del Web 1.0.
    Poi inizia la crescita esponenziale di questa, già enorme, massa di informazioni perché, con i nuovi strumenti di Internet TUTTI contribuiscono a creare nuova conoscenza (e anche un bel po' di confusione, sì!). E' l'era attuale del Web 2.0.

    Tutti questi peta-peta-peta-bytes convogliano nei cervelli degli umani ... assolutamente di tutto: informazioni utili e non, film belli e brutti, verità e bugie, rivolte di popolo in tempo reale, invocazioni d'aiuto di etnie martoriate dalla guerra, dalla fame, dalle malattie, le amazzoni di Gheddafi, i castelli dorati di qualche emiro, l'auto corazzata di Berlusconi, le immagini del Predator (l'aereo radiocomandato) sopra il G8 de L'Aquila, ... Proprio di tutto!

  • I motori di ricerca diventano lo strumento "vitale" per reperire queste informazioni e gli investimenti di Google per crearne uno migliore degli altri vengono ampiamente ripagati.
    Sono investimenti "veri"; di quelli con il ritorno non-immediato; in ricerca, anche di base: algoritmi matematici per "misurare" il grado di rispondenza di ciò che il motore trova rispetto alle aspettative di chi ha lanciato la ricerca; altri algoritmi per stabilire - in automatico - in quali siti inserire i propri annunci AdSense; programmi per scovare i soliti furbi alla caccia di posizionamenti immeritati; ecc. ecc. ecc.

    Yahoo
    , Lycos, Altavista, ... mah! almeno 3 anni indietro: Oggi la ricerca, al 90 percento, si fa su Google.

  • Per trattare tutti questi dati (memorizzarli, gestirli, trasformarli) occorrono petabytes su petabytes di memorie e teraflops su teraflops di elaboratori.
    Anche i mainframe mostrano la corda, ma ... per fortuna ... nascono nuove tecnologie come il Cloud Computing e la Virtualizzazione, che riescono a far lavorare "in pool" decine o centinaia di mainframe o di giganteschi server (quasi) come se fossero uno solo.

  • Il PC lascia sempre più spazio ai notebook, netbook, smartphone e palmari: sempre più piccoli, onnipresenti, user friendly, grafica straordinaria ... ma "meno potenti" dei PC da 3,5 GHz...

    E, soprattutto, questi strumenti sono sempre di più nelle mani di una folla di semi-dei dell'informatica; esseri mezzo-uomo e mezzo-genio, con una fantasia senza limiti e tempo da spendere per goderne: i giovani!

  • Le reti "fonia" ed i modem da 56 cappabit-al-secondo cedono il passo a ISDN, ADSL, WiFi, WiMax, UMTS, LTE, HSxPA, NGN, ....

    Sempre più economiche (ma ancora care), con o senza fili, onnipresenti (beh! non esageriamo. Il digital divide è ancora lì in attesa di essere superato) ... e sempre più veloci per collegarsi a Internet e raggiungere tutto quel ben di dio di cui al primo punto.
Questi cinque elementi, uniti assieme, sembrano portare SOLO ad una "logica" conclusione: Se le attese degli utenti sono stratosferiche, le informazioni da gestire - convogliare - trasformare sono infinite ma ... gli strumenti degli utenti è più importante che siano piccoli, maneggevoli e con le batterie dalla lunga vita che potenti, il risultato dovrebbe essere uno solo: il ritorno all'elaborazione centralizzata e tutte le risorse dei piccoli smartphone-netbook dedicate alla presentazione, alla grafica, alla fluidità dei video, alla fedeltà dell'audio stereo, alla facilità e intuitività dell'uso (iPhone insegna).

Un client-server prima maniera, insomma. Come quello che sognava IBM dopo l'avvento dei PC.

Questo devono aver pensato in Google. E giù a investire in Cloud Computing, nuovi Storage System, Google Applications e, per tenere a distanza Microsoft e i suoi attacchi sui motori di ricerca, ... anche un nuovo sistema operativo (Chrome OS) basato su un kernel linux, pensato - indovinate un po'? - per l'utenza netbook.

Tutto quadra! Tutto torna! Sembrerebbe proprio così, che ne dite?

... Eppure la tecnologia ci ha abituato alle sorprese e non scommetteremmo un Euro-cent che domani (o dopo-domani) i dispositivi mobili non siano così potenti e così miracolosamente "connessi" tra loro da creare uno scenario totalmente nuovo e diverso.

Troppo bello e pieno di sorprese questo mondo IT!

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